alcolismo

Alcolismo

Quando la parte del fegato che detossifica l’alcol etilico (quello che si beve) viene ostacolata, si è a rischio di alcolismo. Gli altri agenti che contribuiscono all’alcolismo solo il berillio e l’ergot (alcaloide della segale cornuta) ma forse ne esistono altri.

Il berillio è contenuto in ampie dosi nei prodotti del carbone come “l’olio di carbone”, e nella gasolina a cui sia stato aggiunto del cherosene o dell’olio di carbone. Il carburante per le lampade ad olio è un colpevole comune dato che riempie l’aria di berillio. I blocchi del fegato possono forzare il berillio a circolare nel corpo; se il berillio si attacca al centro di dipendenza del cervello, vi trovate di fronte a una montagna di problemi. Il berillio è molto reattivo. Qualsiasi altro allergene che gira nel corpo po’ reagire con esso. Se per caso è l’alcol – quello che si beve – diventerete alcolizzati senza saperlo.

Quando il fegato non riesce fare bene il suo lavoro, può rimanere dell’alcol nel vostro corpo anche il giorno dopo averne bevuto anche solo un po’ ! Questo troverà il berillio che è rimasto incastrato nel centro di dipendenza che si trova nel vostro cervello. Insieme issi trasformeranno il cervello in una macchina incontrollata. Vengono rilasciati alcuni neurotrasmettitori che non dovrebbero essere rilasciati e non ne vengono rilasciati altri che invece dovrebbero. L’umore è influenzato in modo tipicamente “alcolizzato”. La depressione può scomparire o essere provocata!

Gli alcolizzati devono eliminare i carburanti fossili dal loro ambiente, e non scegliere mai una carriera che gli esponga alla pittura, ai detergenti o ai prodotti utilizzati per far muovere i mari meccanici. Dovrebbero fare la pulizia del fegato finché non espellono 2.000 calcoli o più.

Naturalmente non devono mai toccare una goccia di alcol: neppure la tintura di guscio di noce nera del programma antiparassitario. In questi casi è meglio seguire il programma base d’acqua. Dato che l’alcol viene prodotto in ogni modo, nel corpo, il fegati non deve essere mai inquinato da muffe, in particolare dall’alcaloide della segale cornuta: la muffa che abbonda particolarmente nelle bevande alcoliche! L’alcol e l’ergot interagiscono per rendersi più tossici a vicenda.

Per aiutare il cervello a riprendersi il suo stato di neurotrasmettitore, prendete la glutammina (500 mg.), il amplesso B-50 e il niacinammide (500 mg. per aiutare a detossifìcare l’ergot), ad ogni pasto.

Per prevenire l’alcolismo, proteggete il vostro fegato dalle muffe del cibo, in particolare dall’ergot. Aggiungete la vitamina C alle noci, alla pasta, ai cereali, al grano e anche alle bevande alcoliche! Evitate l’inquinamento da carburante fossile della vostra casa utilizzando sempre degli elettrodomestici elettrici.

Dipendenza dall’alcol

Ci sono varie definizioni di dipendenza. La mia definizione si basa su delle speciali tossine del cervello, il berillio e l’ergot. Il cervello ha una regione detta “centro di dipendenza”. Se questo centro viene stimolato, produce le sostanze chimiche del piacere. Viene controllato attentamente in modo che non si possa provare troppo piacere o troppa felicità. Quando una sostanza tossica, il berillio, viene inalata, essa circola insieme al sangue fino al cervello e potrebbe arrivare al centro di dipendenza. Più berillio viene inalato, maggiore sarà la possibilità che occupi il centro di dipendenza. Le cellule cerebrali nel centro di dipendenza hanno dei luoghi recettori per il glutammato (lo stesso acido glutammico che viene dalle proteine contenute nel nostro cibo). Di solito, il glutammato attiva il centro della dipendenza. Ma quando il berillio “invade” questi luoghi, il glutammato diviene impotente nell’attivare il centro della gioia e della felicità. Più berillio c’è a bloccare i recettori, peggiore sarà la depressione. Dare acido glutammico non aiuta, mentre aiuta assumere la glutammina! Le persone dipendenti o depresse devono prendere la glutammina, non meno di 3 grammi (3000 mg.) al giorno. Si trova in tavolette da 500 mg. È completamente innocua.

Quando beviamo alcol o lo mettiamo sulla nostra pelle (come i collutori, le tinture, le medicine) o lo produciamo per fermentazione nell’intestino (la Candida produce alcol) si forma una sostanza, la salsolina. La salsolina fa reazione con il berillio. Se il berillio si trova nel centro del piacere, le due sostanze reagiscono. La reazione ha l’effetto di attivare le cellule! Ora un grande ammontare di piacere chimico può essere rilasciato. L’ammontare è maggiore del normale dato che vengono attivate molte cellule bloccate, tutte insieme. Questo spiega la sensazione di ebbrezza data dall’alcol. In tutte le persone alcolizzate che ho studiato, era presente la salsolina, insieme al berillio, nei siti recettori che di solito vengono attivati dal glutammato (o NMDA o carnato). Quando abbiamo tolto il berillio abbiamo visto che anche la salso­lina era scomparsa.

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