Tintura di noci.
La migliore e anche la più sicura cosa, nel fare per bene le cure, sono i prodotti. Da quando ho iniziato 20 anni fa le cure alternative, con il primo preparato, l’olio d’iperico, ho capito l’importanza della freschezza dei composti, nelle cure!
Comprando in rete i prodotti, per fare la prima cura antiparassitaria, in un giorno ho aperto una capsula. Dentro nella capsula d’assenzio era della polvere gialla. Pensavo che cosi doveva essere. Poi quando ho acquistato l’assenzio romano, non in capsule, mi sono trovata con dei ramoscelli con pochissime trace di foglie, ho capito che devo cambiare il modo di fare le cure, iniziando a produrmi i componenti!
Una saggia decisione!
La prima volta, quando un botanico ha confermato che la pianta che gli ho fatto vedere è assenzio romano (Artemisia arborescens), ho iniziato ha raccogliere, insieme ai miei tre nipotini e mio marito, dai posti non inquinati, nel momento della migliore fioritura della pianta, e non vi posso dire che soddisfazione!
Tornavamo a casa ed io lavavo bene la pianta, solo le foglie uso, sciacquando con argento colloidale per maggiore sicurezza della mancanza di microorganismi dannosi, gli centrifugavo, nella lavatrice ed essiccavo alla temperatura costante, nel mio soggiorno, sulle tovaglie di cotone coperte con fazzoletti di carta per la cucina. Al perfetto essiccamento, le foglie rimanevano con lo stesso colore, verde grigio e lo steso profumo. Poi nel momento del consumo le tritavo e gli usavo sotto forma di polvere, un cucchiaio corrisponde a sette capsule tipo 00. Per la cura dei nipotini ho comprato un piccolo dispositivo per incapsulare e capsule. Cosi gli riempivo e loro ingoiavano con maggiore sicurezza e piacere, sapendo che hanno contribuito personalmente alla raccolta!
Che grande differenza! E non solo per l’aspetto ma il più importante, come dice la dottoressa Hulda Clark nei suoi libri, per il suo effetto sulla salute!
E la prima condizione che una cura funzioni! La freschezza!
Organizzando concorsi per il più bravo raccoglitore, rimanevano piante anche per regalare ai amici che gli chiedevano! Bellissime giornate emersi in mezzo alla natura e tanta energia guadagnata!
Adesso passiamo alla noci nere,verde, come desiderate chiamarla. Si usa quella già matura con tutto il guscio.
Tintura di guscio di noci (Juglans regia L.)
Questa nuova ricetta è quattro volte più forte di quella precedente perciò si chiama Tintura di guscio di noci nere extra forte.
Usate boccaccia di vetro o di ceramica più grande che avete (non di acciaio né di alluminio), che contenga preferibilmente 10 litri. Noci nere, ancora nel guscio, ognuna ancora almeno al 50% verde, in quantità sufficiente per riempire completamente la pentola. Alcol etilico, circa al 50% per coprire tutte le noci. 1/2 cucchiaino di vitamina C. Cellophane o foglio di plastica trasparente. Bottigliette o barattoli di vetro.
noci
In autunno l’albero di noci produce grandi palle verdi. La noce si trova al loro interno, ma noi useremo tutta la palla senza aprirla dato che l’ingrediente attivo si trova nel guscio verde esterno.
Sciacquate le noci con cura, mettetele nella pentola e coprite con alcol. Cospargetele con metà della vitamina C. Chiudete con una copertura di plastica e coprite. Lasciatele li per tre giorni. Versate nei barattoli o nelle bottigliette togliendo le noci e dividete la restante vitamina C nelle bottiglie. Se le bottigliette o i barattoli hanno un tappo di metallo prima copritelo con un foglio di plastica trasparente poi chiudetelo. La potenza di questa tintura rimane efficace per anni se non viene aperta, anche se diventa scura.
Avete appena fatto la tintura extra forte di noci . E più forte di quella precedente fatta con qualche noce in un barattolo da un litro (la mia ricetta precedente) perché ci sono più noci per unità di liquido. Inoltre non la diluirete prima di usarla (anche se quando la prenderete lo sarà con l’acqua).
Quando preparate le noci, sciacquate solo con acqua fredda del rubinetto, più volte. Magari vi servirà una spazzola per i punti sporchi. L’esposizione all’aria la fa diventare nera e le fa perdere potere. Per ridurre tali esposizione riempite il barattolo il più possibile stando attenti a non toccare la plastica di rivestimento del coperchio che deve chiudersi combaciando perfettamente. Ancora più importante, i barattoli o le bottigliette che usate per mettere la tintura devono avere pochissima aria dentro, solo quella che serve a far sì che la tintura di noci, non tocchi la plastica di rivestimento del coperchio. Il contenuto di un barattolo grande deve essere diviso in tanti barattoli piccoli quando si è pronti per usarlo. L’idea è quella di non avere barattoli usati a metà, con molta aria dentro, che rimangono aperti per un mese o più. Ci sono vari modi per ottenere una soluzione di alcol etilico al 50%. Si può acquistare un alcol al 95%. Mescolatelo con un’uguale quantità d’acqua. Mescolate 2 parti di alcol 95 gradi, con 2 parti d’acqua. Oppure un altro metodo è di acquistare della vodka con gradazione 100. In questo caso avrete già una soluzione al 50%. Dipende della quantità che desiderate fare.
Estratto di guscio di noci (a base d’acqua)
Dato che non sapete come vengono fatti gli estratti in commercio e dato che forse non siete in grado di analizzarli per vedere se sono inquinati è meglio che li prepariate da soli!
Questa ricetta deve essere usata per gli alcolizzati e per i bambini: coprite le palle verdi nella pentola da 10 litri (non di metallo) con acqua fredda del rubinetto. Riscaldate portando ad ebollizione, tenendo coperto. Spegnete il fornello. Quando si sarà raffreddato, aggiungete la vitamina C, coprite con un foglio di plastica trasparente e poi con il coperchio. Lasciate riposare per 1 giorno: sarà più scuro della tintura di noci. Non diluite. Versate questo estratto in contenitori da freezer. Mettete in frigorifero la parte che userete nel giro di due giorni e il resto mettetelo nel freezer (1/4 di cucchiaino per ogni litro).
Per l’uso: nei programmi che richiedono la tintura extra forte di guscio di noci nere usate quattro volte la dose indicata (cioè per esempio 8 cucchiaini invece di 2 cucchiaini di tintura extra forte).
Avvertimento importante: non usate acqua imbottigliata acquistata per fare questo preparato, perché potrebbe inquinarla con il benzene!
La migliore e anche la più sicura cosa, nel fare per bene le cure, sono i prodotti. Da quando ho iniziato 20 anni fa le cure alternative, con il primo preparato, l’olio d’iperico, ho capito l’importanza della freschezza dei composti, nelle cure!
Comprando in rete i prodotti, per fare la prima cura antiparassitaria, in un giorno ho aperto una capsula. Dentro nella capsula d’assenzio era della polvere gialla. Pensavo che cosi doveva essere. Poi quando ho acquistato l’assenzio romano, non in capsule, mi sono trovata con dei ramoscelli con pochissime trace di foglie, ho capito che devo cambiare il modo di fare le cure, iniziando a produrmi i componenti!
Una saggia decisione!
La prima volta, quando un botanico ha confermato che la pianta che gli ho fatto vedere è assenzio romano (Artemisia arborescens), ho iniziato ha raccogliere, insieme ai miei tre nipotini e mio marito, dai posti non inquinati, nel momento della migliore fioritura della pianta, e non vi posso dire che soddisfazione!
Tornavamo a casa ed io lavavo bene la pianta, solo le foglie uso, sciacquando con argento colloidale per maggiore sicurezza della mancanza di microorganismi dannosi, gli centrifugavo, nella lavatrice ed essiccavo alla temperatura costante, nel mio soggiorno, sulle tovaglie di cotone coperte con fazzoletti di carta per la cucina. Al perfetto essiccamento, le foglie rimanevano con lo stesso colore, verde grigio e lo steso profumo. Poi nel momento del consumo le tritavo e gli usavo sotto forma di polvere, un cucchiaio corrisponde a sette capsule tipo 00. Per la cura dei nipotini ho comprato un piccolo dispositivo per incapsulare e capsule. Cosi gli riempivo e loro ingoiavano con maggiore sicurezza e piacere, sapendo che hanno contribuito personalmente alla raccolta!
Che grande differenza! E non solo per l’aspetto ma il più importante, come dice la dottoressa Hulda Clark nei suoi libri, per il suo effetto sulla salute!
E la prima condizione che una cura funzioni! La freschezza!
Organizzando concorsi per il più bravo raccoglitore, rimanevano piante anche per regalare ai amici che gli chiedevano! Bellissime giornate emersi in mezzo alla natura e tanta energia guadagnata!
Adesso passiamo alla noci nere,verde, come desiderate chiamarla. Si usa quella già matura con tutto il guscio.
Tintura di guscio di noci (Juglans regia L.)
Questa nuova ricetta è quattro volte più forte di quella precedente perciò si chiama Tintura di guscio di noci nere extra forte.
Usate boccaccia di vetro o di ceramica più grande che avete (non di acciaio né di alluminio), che contenga preferibilmente 10 litri. Noci nere, ancora nel guscio, ognuna ancora almeno al 50% verde, in quantità sufficiente per riempire completamente la pentola. Alcol etilico, circa al 50% per coprire tutte le noci. 1/2 cucchiaino di vitamina C. Cellophane o foglio di plastica trasparente. Bottigliette o barattoli di vetro.
noci
In autunno l’albero di noci produce grandi palle verdi. La noce si trova al loro interno, ma noi useremo tutta la palla senza aprirla dato che l’ingrediente attivo si trova nel guscio verde esterno.
Sciacquate le noci con cura, mettetele nella pentola e coprite con alcol. Cospargetele con metà della vitamina C. Chiudete con una copertura di plastica e coprite. Lasciatele li per tre giorni. Versate nei barattoli o nelle bottigliette togliendo le noci e dividete la restante vitamina C nelle bottiglie. Se le bottigliette o i barattoli hanno un tappo di metallo prima copritelo con un foglio di plastica trasparente poi chiudetelo. La potenza di questa tintura rimane efficace per anni se non viene aperta, anche se diventa scura.
Avete appena fatto la tintura extra forte di noci . E più forte di quella precedente fatta con qualche noce in un barattolo da un litro (la mia ricetta precedente) perché ci sono più noci per unità di liquido. Inoltre non la diluirete prima di usarla (anche se quando la prenderete lo sarà con l’acqua).
Quando preparate le noci, sciacquate solo con acqua fredda del rubinetto, più volte. Magari vi servirà una spazzola per i punti sporchi. L’esposizione all’aria la fa diventare nera e le fa perdere potere. Per ridurre tali esposizione riempite il barattolo il più possibile stando attenti a non toccare la plastica di rivestimento del coperchio che deve chiudersi combaciando perfettamente. Ancora più importante, i barattoli o le bottigliette che usate per mettere la tintura devono avere pochissima aria dentro, solo quella che serve a far sì che la tintura di noci, non tocchi la plastica di rivestimento del coperchio. Il contenuto di un barattolo grande deve essere diviso in tanti barattoli piccoli quando si è pronti per usarlo. L’idea è quella di non avere barattoli usati a metà, con molta aria dentro, che rimangono aperti per un mese o più. Ci sono vari modi per ottenere una soluzione di alcol etilico al 50%. Si può acquistare un alcol al 95%. Mescolatelo con un’uguale quantità d’acqua. Mescolate 2 parti di alcol 95 gradi, con 2 parti d’acqua. Oppure un altro metodo è di acquistare della vodka con gradazione 100. In questo caso avrete già una soluzione al 50%. Dipende della quantità che desiderate fare.
Estratto di guscio di noci (a base d’acqua)
Dato che non sapete come vengono fatti gli estratti in commercio e dato che forse non siete in grado di analizzarli per vedere se sono inquinati è meglio che li prepariate da soli!
Questa ricetta deve essere usata per gli alcolizzati e per i bambini: coprite le palle verdi nella pentola da 10 litri (non di metallo) con acqua fredda del rubinetto. Riscaldate portando ad ebollizione, tenendo coperto. Spegnete il fornello. Quando si sarà raffreddato, aggiungete la vitamina C, coprite con un foglio di plastica trasparente e poi con il coperchio. Lasciate riposare per 1 giorno: sarà più scuro della tintura di noci. Non diluite. Versate questo estratto in contenitori da freezer. Mettete in frigorifero la parte che userete nel giro di due giorni e il resto mettetelo nel freezer (1/4 di cucchiaino per ogni litro).
Per l’uso: nei programmi che richiedono la tintura extra forte di guscio di noci nere usate quattro volte la dose indicata (cioè per esempio 8 cucchiaini invece di 2 cucchiaini di tintura extra forte).
Avvertimento importante: non usate acqua imbottigliata acquistata per fare questo preparato, perché potrebbe inquinarla con il benzene!