Ascaridi.

ascaridi caneascaridi gatto

Gli ascaridi sono i parassiti intestinali più frequenti nel cane e nel gatto. Come altri parassiti nematodi, gli ascaridi hanno caratteristicamente una sezione rotonda e non sono segmentati. Le femmine adulte arrivano a misurare anche 16 cm di lunghezza. Gli ascaridi del cane sono Toxocara canis ed il meno comune Toxascaris leonina, quelli del gatto sono Toxocara cati e T. leonina.
Ciclo vitale
L’infestazione da ascaridi può verificarsi secondo quattro modalità:
– Infestazione prenatale dovuta a migrazione transplacentare, che si verifica solo con T. canis. Quasi tutti i cuccioli nascono con un’infestazione da ascaridi dovuta alla migrazione transplacentare delle larve somatiche dalla madre al feto.
– Infestazione lattea dovuta alla migrazione mammaria delle larve , che si verifica sia con T. canis che con T. cati. Nel gatto l’infestazione da allattamento rappresenta la maggior fonte di ascaridiosi nei cuccioli.
– Infestazione da ingestione di uova infestanti, che si verifica con tutti e tre i tipi di ascaridi ( T.canisT.cati e T.leonina ). L’infestazione viene acquisita facilmente: bastano le regolari passeggiate nel parco perché i cani contraggano l’ascaridiosi. Le uova eliminate con le feci nell’ambiente, infatti, subiscono una serie di trasformazioni che portano alla formazione di larve infestanti. Le condizioni ambientali (temperatura, umidità, ecc) influiscono sulla velocità di formazione delle larve. 
– Infestazione da ingestione di un ospite paratenico (vettore) (T.canis, T.cati) o di un ospite intermedio (T.leonina).
Dopo l’infestazione , si possono verificare tre diverse modalità di migrazione:
– Migrazione fegato-polmone.
– Migrazione nel contesto della parete del tratto gastroenterico.
– Migrazione tissutale somatica. 
Segni clinici
Un piccolo numero di larve che stanno compiendo una migrazione epato-tracheale sarà ben tollerato, ma nei cuccioli un’infestazione massiva può dare sintomi respiratori. Le larve a localizzazione somatica generalmente sono asintomatiche. I vermi adulti nell’intestino di un cane adulto sono tollerati senza alcun segno esterno, un gran numero di parassiti  nell’intestino di un cucciolo compromette l’assorbimento del cibo e quindi la crescita ed il cucciolo può apparire cachettico e con un addome a botte.

L’appetito diminuisce, il pelo diventa opaco e le feci diventato via via meno consistenti. I vermi sono di dimensioni relativamente grandi: nei cuccioli l’infestazione può interferire con la normale motilità intestinale e produrre una disfunzione gastrointestinale acuta (ad es. intussuscezione).
Diagnosi

La diagnosi di ascaridiosi è facilmente determinabile mediante l’identificazione delle uova di ascaride con l’esame delle feci per flottazione. Le uova degli elminti sospese in un liquido con un peso specifico superiore a quello delle uova stesse flotteranno verso la superficie.

L’esame feci per flottazione rappresenta il metodo di screening più rapido: una piccola quantità di feci viene posta all’interno di una boccetta di plastica utilizzando una bacchetta di legno. La boccetta viene riempita per ¾ con una soluzione satura di nitrato di sodio, utilizzando la bacchetta per emulsionare. Si aggiunge quindi la soluzione salina satura finché si forma un menisco e quindi si pone immediatamente sulla boccetta un vetrino copri oggetto. Dopo tre minuti il copri oggetto viene rimosso e posto su un vetrino  porta oggetto ed esaminato al microscopio a 10X alla ricerca delle uova.
Nella maggior parte dei cuccioli le uova sono eliminate a partire dalle 3 settimane di vita. Occasionalmente vermi interi possono essere espulsi con le feci o attraverso il vomito.

http://tgvet.blogspot.it/

L’appetito diminuisce, il pelo diventa opaco e le feci diventato via via meno consistenti. I vermi sono di dimensioni relativamente grandi: nei cuccioli l’infestazione può interferire con la normale motilità intestinale e produrre una disfunzione gastrointestinale acuta (ad es. intussuscezione).
Diagnosi

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La diagnosi di ascaridiosi è facilmente determinabile mediante l’identificazione delle uova di ascaride uovo ascaride[4]

con l’esame delle feci per flottazione. Le uova degli elminti sospese in un liquido con un peso specifico superiore a quello delle uova stesse flotteranno verso la superficie.
L’esame feci per flottazione rappresenta il metodo di screening più rapido: una piccola quantità di feci viene posta all’interno di una boccetta di plastica utilizzando una bacchetta di legno. La boccetta viene riempita per ¾ con una soluzione satura di nitrato di sodio, utilizzando la bacchetta per emulsionare. Si aggiunge quindi la soluzione salina satura finché si forma un menisco e quindi si pone immediatamente sulla boccetta un vetrino copri oggetto. Dopo tre minuti il copri oggetto viene rimosso e posto su un vetrino  porta oggetto ed esaminato al microscopio a 10X alla ricerca delle uova.
Nella maggior parte dei cuccioli le uova sono eliminate a partire dalle 3 settimane di vita. Occasionalmente vermi interi possono essere espulsi con le feci o attraverso il vomito.

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Fonte: http://tgvet.blogspot.it/2010/02/ascaridi-parassiti-intestinali-del-cane.html

Insonnia.

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Insonnia

E sempre associata a livelli alti di parassiti e batteri. Questo mi porta a credere che siano i loro scarti, in particolare l’ammoniaca che provocano l’insonnia. Un buon sonno rinfresca come nessun’altra cosa. Il vostro caro avrà più energia durante la giornata e un migliore umore, se dorme bene.

Naturalmente dovete stare attenti ai sonnellini diurni se di notte non dorme. Il sonno notturno è più importante di quello diurno. Non sono la stessa cosa. Cercate di capovolgere il ciclo in modo che dorma di notte se è cambiato a causa di problemi renali (orinazione frequente durante la notte) oppure per colpa dei frequenti riposini diurni.

Il sonno può essere disturbato dalle vitamine che si prendono prima di andare a dormire. Ed è facilitato dall’assunzione di magnesio. Fate sì che gli integratori da prendere prima di addormentarsi siano solo il magnesio, l’ornitina e la valeriana (6 capsule) .

Abitudini salutari

Se il vostro caro potesse fare quello che vuole, guiderebbe sempre la macchina, indosserebbe sempre gli stessi cosmetici, fumerebbe o masticherebbe sempre il tabacco e mangerebbe sempre il suo dessert preferito.

Ma se siete voi ad occuparvi di lui, sapete che alcune abitudini devono essere perse. Sapete anche che una persuasione gentile è inutile, riesce solo a corrodere il vostro rapporto. Ecco alcuni consigli:

Dite al vostro caro di fare al dottore (ospedaliero oppure uno di fiducia) la seguente domanda: “Sarebbe meglio per i miei polmoni se smettessi di fumare?”. Siate presenti in modo che la domanda non sia posta nei seguenti termini: “Il fatto di fumare qualche sigaretta di tanto in tanto mi ucciderà?”. Quello che serve è sentirselo dire dal dottore.

Non acquistate mai qualcosa che credete possa fargli male. Sia si tratti di caffè, sigarette, birra o rossetto, dite “Sono cose che non ti posso comprare, va contro i miei principi”. Non rimanete sorpresi se cederete di fronte ai loro stratagemmi le prime volte. Ma la volta dopo, tenete pronta la vostra risposta.

Fate sì che la famiglia e chi si occupa dell’anziano sappia che questi oggetti non possono più essere fomiti (le chiavi della macchina, bottiglie di vino, le pillole contro il dolore che contengono codeina). Cercate di ottenere cooperazione. Parlarne con l’anziano potrebbe recare più danno che giovamento. Se sono loro ad iniziare la discussione, voi terminatela. Questo non è un compito per i timidi. Dopo che sarà stato fatto vi chiederete perché mai pensavate che fosse così difficile.

Non acquistate una sedia a rotelle se il vostro caro è ancora in grado di camminare con il vostro aiuto. Continuate a fargli usare il bastone per il maggior tempo possibile. Una volta che la sedia a rotelle è stata accettata, l’unico modo per fare un po’ di movimento, cioè camminare, sarà abbandonato. Combattete contro la sedia a rotelle. Nascondetela in un ripostiglio fuori mano.

Invecchiare è necessario ma i dolori e le malattie croniche no!

Se siete riusciti a liberare il vostro caro dalle pillole o da certi handicap che avrebbero presto richiesto l’uso di medicinali, potete considerarvi soddisfatti. Forse anche voi troverete l’aiuto naturale necessario quando sarete anziani e avrete perso l’integrazione e la lucidità mentale.

Le nostre vite sono tutte abbreviate proprio come quella di un manzo d’alle­vamento. Un animale in cattività impara qualcosa dal fatto di vedere il suo compagno scomparire? Non fa nulla per sfuggire al proprio destino. Dovremmo accettare il nostro destino con la medesima docilità? Nessuno di noi è in grado di ricordare come erano le cose prima della civiltà. Vogliamo credere che il presente sia il tempo migliore che ci sia mai stato.

Anche il manzo ha sempre il cibo, l’acqua il rifugio per la notte, pare che questo sia anche per lui il tempo migliore che ci sia mai stato. Forse il prezzo che paghiamo per la civiltà è come quello pagato dal manzo, semplicemente troppo alto.

Ci deve essere un’altra strada. Come società, dovremmo cercare la nostra longevità perduta.

Fonte: la salute del Signore

Le vitamine K2 e D rallentano la calcificazione

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La vitamina D e la vitamina K2 rallentano la progressione della calcificazione delle arterie

Come discusso in numerose occasioni, la vitamina D è un nutriente fondamentale per una salute ottimale e la fonte migliore a disposizione è l’esposizione al sole. Tuttavia molte persone integrano la vitamina D per via orale, cosa che può causare problemi se non si assume anche una sufficiente quantità di vitamina K2.

La vitamina D si misura quantificando il livello di 25 (OH) D, presente nel sangue. La vitamina K2 si lega, in una danza delicata, con la vitamina D e sono necessarie entrambe, in corretta quantità, per una salute ottimale. L’importanza di questo equilibrio è stato ribadito in uno studio recente… Lo studio confronta gli effetti della somministrazione per via orale della vitamina K2 (MK-7) insieme alla vitamina D o della sola vitamina D sulla progressione della calcificazione delle arterie coronariche e sullo spessore medio dell’intima delle carotidi (il rivestimento delle principali arterie del collo che approvvigionano il sangue al cervello) indicatori,  di potenziali disturbi cardiaci letali e ictus. I dati rivelano una più lenta progressione della calcificazione in coloro che hanno assunto sia la vitamina K2 che la vitamina D rispetto a chi prendeva la sola vitamina D.1 L’autore principale dello studio ha dichiarato: Secondo questo studio la K2 e la D proteggono dalla calcificazione cardiovascolare, mentre la sola vitamina D non lo fa. Questo ha conseguenze positive per la salute umana”. Infatti, mentre la vitamina D provvede a migliorare lo sviluppo delle ossa, aiutando l’assorbimento del calcio, ci sono nuove prove che dimostrano che la vitamina K2 indirizza il calcio allo scheletro, prevenendone il deposito dove non desiderato. Come negli organi, negli spazi articolari e nelle arterie. Le placche arteriose sono costituite prevalentemente da depositi di calcio (aterosclerosi), da qui il termine “indurimento delle arterie”. Inoltre, la progressione dell’aterosclerosi può avvenire per molti anni, anche decenni, senza provocare sintomi, perché il calibro delle arterie (lumen) è sufficientemente elastico da espandersi per compensare l’accumulo delle placche. È così solo se le arterie non hanno iniziato a calcificarsi, dato che la formazione di calcificazioni fibrose sopra alle placche impedisce ulteriori dilatazioni compensatorie del lume delle arterie, situazione che rappresenta il passo finale e fatale nella progressione che porta ai disturbi gravi. È noto, inoltre, che la vitamina K2 attiva un ormone proteico chiamato osteocalcina, prodotto dagli osteoblasti, necessario per legare il calcio alla matrice dell’osso. L’osteocalcina sembra aiutare a prevenire il deposito del calcio sulle pareti delle arterie. In altre parole, senza l’aiuto della vitamina K2, il calcio che la vitamina D fa entrare, potrebbe lavorare CONTRO, aumentando il deposito nelle arterie coronariche invece che nelle ossa. Calcio e vitamina D senza vitamina K2 possono essere pericolosi Prendere calcio e vitamina D in carenza di vitamina K2 potrebbe essere peggio che non prenderli, come dimostrato da una meta-analisi che collega l’integrazione di calcio agli attacchi cardiaci.  

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Questa meta-analisi analizza studi relativi all’integrazione di solo calcio, senza nutrienti complementari quali magnesio, vitamina D e vitamina K2 che aiutano a mantenere l’organismo in equilibrio. In assenza di questi altri importanti cofattori, il calcio PUÒ avere effetti negativi, come l’accumulo nelle arterie coronariche, avviando un’eccessiva coagulazione e provocando attacchi cardiaci. Quindi, se si ha intenzione di prendere del calcio, è necessario assicurarsi che sia in equilibrio con la vitamina D e la vitamina K2. La vitamina K2 e la proteina GLA della matrice (MGP) Gli autori dello studio citato rilevano che, oltre al ruolo con l’osteocalcina, uno dei meccanismi in cui la vitamina K2 esercita un ruolo protettivo sulla progressione dei danni vascolari, può essere collegato al suo impatto con la proteina GLA della matrice o MGP (Matrix GLA Protein).3 La MGP è la proteina responsabile della protezione dei vasi sanguigni dalla calcificazione. Quando i tessuti molli del corpo sono danneggiati, rispondono con un processo infiammatorio che può provocare il deposito di calcio nei tessuti danneggiati. Questo, all’interno dei vasi sanguigni, rappresenta il meccanismo sottostante ai disturbi alle arterie coronariche – la formazione delle placche – che può portare agli attacchi cardiaci. La vitamina K2 e la vitamina D lavorano insieme per aumentare la MGP che, nelle arterie in salute, aggrega le fibre elastiche della tonaca media (il rivestimento delle arterie) proteggendole dalla formazione di cristalli di calcio. Secondo il Prof. Cees Vermeer, uno dei massimi ricercatori sulla vitamina K2: “L’unico meccanismo di auto-protezione dalla calcificazione delle arterie, è attraverso la MGP, proteina “vitamina K-dipendente”. La MGP è il più potente inibitore della calcificazione dei tessuti molli attualmente conosciuto, ma gli adulti che non ne integrano la dieta sono carenti di vitamina K a tal punto che il 30% della loro MGP è sintetizzata in forma inattiva. Quindi la protezione dalla calcificazione cardiovascolare, nella popolazione giovane e in salute, è solo del 70% e questo dato si riduce all’avanzare dell’età.” La vitamina K2 – MK-7: cosa c’è da sapere Esistono molte diverse forme di vitamina K2. L’MK-8 e l’MK-9 derivano, principalmente, dai prodotti caseari fermentati, tipo il formaggio. L’MK-4 e l’MK-7 sono due delle forme più significanti di K2 e si comportano in maniera molto diversa nell’organismo. MK-7, che è la forma utilizzata nello studio citato, è un agente più nuovo con un maggior numero di applicazioni pratiche, grazie alla più lunga permanenza nell’organismo; la sua emivita è di tre giorni, il che significa che si ha una migliore probabilità di accumularne un consistente livello sanguigno rispetto alla MK-4 o alla vitamina K1. L’MK-7 è estratta dal fermentato di soia giapponese, chiamato natto; si può ottenere tutta la K2 necessaria (circa 200 microgrammi) mangiando 15 grammi di natto al giorno. Tuttavia il natto non è gradito ai palati occidentali per cui la vitamina K2 può essere trovata, incluso l’MK-7, in altri cibi fermentati, comprese le verdure fermentate prodotte con colture di start appropriate (la coltura di start di batteri che producono vitamina K2). 30 g di formaggio Gouda o Brie contengono circa 75 mcg di vitamina K2, mentre gli scienziati hanno trovato alti livelli di MK-7 nel formaggio Edam. La Dr.ssa Kate Rheaume-Bleue, medico naturopata, stima che circo l’80% degli americani non assumono, con la loro dieta, sufficiente vitamina K2 per attivare le proteine K2 che trasportano il calcio dove è necessario e lo rimuovono da dove non dovrebbe essere. L’alternativa migliore all’assunzione di vitamina K2 attraverso la dieta è l’integrazione. L’MK-7 è l’integrazione desiderabile dato che gli integratori in forma MK-4 sono, al momento, sintetici. Sebbene dosi esatte non siano state ancora stabilite, il Prof. Vermeer consiglia un’integrazione tra 45 mcg e 185 mcg, per gli adulti. Bisogna porre attenzione a dosaggi maggiori se si assumono anticoagulanti ma, se si è in buono stato di salute generale e non si prendono i farmaci citati, suggerisco 150 mcg al giorno. Importante: se si integra vitamina D per via orale è necessaria anche la vitamina K2  Se vi ricorderete di una sola cosa di questo articolo, fate che sia questa: se si opta per l’integrazione orale di vitamina D, è necessario assumere con l’alimentazione o integrare la vitamina K2. La Dr.ssa Rheaume-Bleue avverte: Ci sono moltissime persone che assumono dosi massicce di vitamina D e ne prendono sempre più. Questo può causare gravi danni se manca la K2 che completa il lavoro posizionando correttamente il calcio. Si vedono raramente sintomi di tossicità da vitamina D. Questo può provocare calcificazioni inappropriate. Ma, effettivamente, tali sintomi possono essere provocati dalla carenza di vitamina K2…” Inoltre una consistente e crescente mole di ricerche dimostra chiaramente che la vitamina D è fondamentale per una buona salute e la prevenzione delle malattie. La vitamina D influenza il DNA attraverso i recettori della vitamina D (VDRs) che la legano a specifiche tratti del genoma umano. Gli scienziati hanno identificato quasi 3.000 geni influenzati dal livello di vitamina D e i recettori della vitamina D sono stati trovati in ogni parte del corpo umano.   Bibliografia 1 Nephrology Dialysis Transplantation 2013, Volume 28, Issue supple 1, pp 1352-1357 2 BMJ 2010;341:c3691 3 Nephrology Dialysis Transplantation 2013, Volume 28, Issue supple 1, pp 1352-1357 Tratto da: http://articles.mercola.com/sites/articles/archive/2013/10/19/vitamin-d-vitamin-k2.aspx

Il latte.

I paesi del mondo in cui si beve più latte hanno PIÙ osteoporosi e fratture del bacino. I prodotti caseari distruggono le ossa.

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Di pari passo con l’aumento del consumo di latte/latticini e di calcio aumentano anche i fattori di rischio per l’osteoporosi e le fratture ossee. Gli alti livelli di sodio e proteine animali procurano all’organismo acidosi metabolica (in pratica il sangue diventa acido). Per compensare questo, l’organismo estrae i minerali dalle ossa (tra cui il calcio, appunto) – per sfruttare il loro grande effetto alcalinizzante – e poi li elimina nell’urina. In sintesi: più latte e latticini si assumono, più si hanno perdite ossee.

2. Ci sono eccellenti fonti vegetali di calcio che non provocano acidosi metabolica; anzi, sono alcalinizzanti e aiutano la salute delle ossa. L’olio dei sesamo,i broccoli, il cavolo, gli altri ortaggi a foglia verde, i semi di sesamo, il tahini, il tofu con aggiunta di calcio e i latti vegetali e succhi di frutta fortificati hanno quantità adeguate di calcio che soddisfano il fabbisogno giornaliero.

3. Il fattore in assoluto più importante per la salute delle ossa è il movimento. Per aumentare e mantenere la densità ossea, è necessario porre sotto tensione le ossa regolarmente. Per aumentare la massa e prevenire l’osteoporosi introducete allenamenti di resistenza e qualche attività come il camminare o lo jogging. Questo fattore è di gran lunga più importante di qualsiasi componente nutrizionale.

4. La caseina – la principale proteina del latte – provoca dipendenza psicologica. Avete notato che più formaggio si mangia, più se ne desidera? Nel cervello, quando si beve latte o si mangiano formaggi, si formano le casomorfine. Si tratta di sostanze simil-oppiacee che producono euforia, e fanno sentire il bisogno di ingerire altro latte/formaggi. L’unico modo per interrompere questo ciclo di dipendenza è smettere completamente.

5. La caseina è un potente cancerogeno. Il dott T. Colin Campbell, autore di The China Study, in decenni di ricerche ha scoperto che la caseina è un potente promotore del cancro.

6. I prodotti caseari producono alti livelli di grassi saturi e colesterolo, note cause l’aterosclerosi. Questa conduce alla cardiopatia.

7. Anche la vitamina D ha un importante ruolo nella salute delle ossa. Indipendentemente dalla quantità di calcio che si consuma, per assorbirlo serve la vitamina D. Inoltre, il 70-97% della popolazione ha livelli di vitamina D insufficienti o carenti. Domandate al vostro medico un esame della 25-idrossivitamina D, e se il livello risulta essere al di sotto di 35-50 ng/mL, aggiungete una dose giornaliera di luce solare (basta qualche minuto nelle ore centrali della giornata senza filtri solari). Se questo non migliora i vostri livelli di vitamina D, c’è bisogno di un integratore.

8. Noi siamo l’unica specie che beve le secrezioni della lattazione di un’altra specie NONCHE’ l’unica specie che continua a bere latte dopo lo svezzamento.

9. Oltre ad essere in sé poco salutari e a favorire malattie, i prodotti caseari sono pieni di pesticidi, antibiotici, ormoni (anche se provenienti da allevamento biologico), steroidi, metalli pesanti e altre tossine somministrate ai bovini per aumentare la produzione di latte.

10. Il 70% della popolazione mondiale è intollerante al lattosio. Il fatto che la maggior parte degli esseri umani reagisca con dolorosi sintomi gastrointestinali al consumo di prodotti caseari, dimostra che l’organismo umano non è fatto per il consumo di latte e latticini. Attualmente medici e dietisti spingono per l’uso dell’enzima lattasi e di altri medicinali che alleviano i sintomi per assicurare “adeguata” assunzione di prodotti caseari. Ma se dobbiamo forzare il nostro corpo ad accettare qualcosa che non vuole, non è forse segno che c’è qualcosa di sbagliato?

Fonte VegSource, 10 Reasons to Ditch Dairy, 20 novembre 2010 Traduzione di Teresa Sassani

La mamma e traumi che può avere in gravidanza.

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La mamma africana, molto più vicina di noi alla natura, porta il suo bambino sulla schiena qualunque cosa faccia e dovunque vada, e il neonato non ha nessun problema ad addormentarsi.

“La saggezza dei miceti.”

Nel cortile di casa è rimasta una piccola baracca tutta cadente che dei gatti randagi hanno eretto a loro territorio. C’è il grosso maschio bianco col suo harem, due miceti sottomessi e tre belle gatte che vanno in calore quando la natura lo comanda. Al tempo degli amori la notte si riempie di un concerto straziante e cacofonico; il grosso maschio inizia il corteggiamento. Dopo un giorno o due tutto è nuovamente silenzioso ma le belle gatte non si vedono più sul tetto della baracca; si sono appartate in qualche anfratto, “preparano il nido”, si prendono cura della loro gravidanza. Solo quando si porta loro da mangiare le vediamo avvicinarsi furtivamente per nutrirsi, poi di nuovo via nel loro covo. Passano i mesi e, un bel giorno le gatte compaiono fiere, seguite da tre o quattro miceti traballanti e arruffati: osservando gli animali si ha molto da imparare! Fino al giorno in cui i micini non sono in grado di sbrogliarsela da soli, la madre non li lascia mai e non appena uno di loro si allontana, questi comincia a miagolare a perdifiato per chiamarla. Mamma gatta è la sua sola ancora di salvezza; non appena se ne separa è in pericolo di vita, un cane può ucciderlo: è inscritto nei geni della specie!
Il periodo della gravidanza è molto delicato e complesso, un nuovo essere si sta costruendo nel ventre materno; ha solo bisogno di calma, serenità e dolcezza. Tutti i traumi che i genitori vivono in questi nove mesi potranno ripercuotersi sul bimbo, che a sua volta potrà aggiungervi un suo conflitto personale, capace di spingersi sino al sentirsi non desiderato: è l’aborto spontaneo del terzo mese.
Nella maggior parte dei moderni ospedali, quando nasce un bimbo, subito l’infermiera lo lava, lo veste e lo infila nella culla come tutti gli altri. Il neonato è paonazzo e piange a squarciagola, ma nessuno ci bada: sta chiamando sua madre, l’unica persona che può evitargli “di essere mangiato da un animale feroce”, la paura di tutti i cuccioli senza mamma. Arrivato a casa ha la sua cameretta con la culla e tutte le volte che la mamma lo mette a dormire e spegne la luce, il bimbo comincia ad urlare; è separato dalla madre e la chiama disperatamente perché la notte è ancora più pericolosa del giorno. Impariamo dai gatti!!
Le donne africane, molto più vicine di noi alla natura, porta¬no i loro bambini sulla schiena qualunque cosa facciano e dovunque vadano, e il neonato non ha nessun problema ad addormentarsi. Figlio all’età dell’asilo i piccoli hanno bisogno del contatto con la madre: non sono ancora in grado di badare a se stessi, e se lasciati soli vivono dei conflitti da separazione. Per questo eritemi, eczemi, arrossamenti, pustole sono all’ordine del giorno negli anni dell’infanzia.
Il conflitto della sega circolare è un caso tipico, spesso citato da Hamer: nelle vecchie case di campagna i contadini tagliavano la legna in cortile con la sega circolare; accadeva spesso che la mamma incinta passeggiasse nelle vicinanze proprio in quel momento. Il rumore della sega che taglia il legno è particolarmente stridente ed è interpretato dal futuro nascituro come il ruggito del leone nella savana. Per il bimbo è un trauma del tipo: “voglio scappare ma non posso”! Molti di questi bambini nascevano con una paralisi alle gambe.
Mai aver paura!
Niente è perfetto, tutto è perfettibile; niente è statico, tutto è movimento, altrimenti non ci sarebbe vita. Allo stato attuale della nostra evoluzione le leggi della Nuova Medicina sono quanto di meglio ci sia a disposizione per uscire dai nostri problemi: non provocano traumi, sofferenze, mutilazioni. Tuttavia esse sono efficaci solo se siamo disposti a farci carico di noi stessi accettando di essere noi soli gli artefici della nostra guarigione, senza demandare ad altri questa responsabilità. È molto più facile delegare che avere il coraggio di entrare negli angoli più bui e dimenticati della propria vita, poiché il viaggio è talvolta doloroso e può riservare delle sorprese. Ma, come spesso accade, più la prova da superare è stata dura, più la ricompensa sarà adeguata in termini di evoluzione personale. Per usare un esempio banale ma efficace, è come se dal piano terreno del vostro immobile passaste ad abitare al quarto piano: la visione del mondo circostante acquista un’altra dimensione. Dunque fatevi coraggio e non abbiate mai paura: la paura è una porta aperta a tutto, e… buon trasloco!”

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Dal libro di Giorgio Mambretti e Jean Seraphin “La medicina sottosopra. E se Hamer avesse ragione?”