Nord sud

La più antica citazione del magnete come mezzo di cura appare sull’Atharvaveda che contiene il trattato sulla medicina e l’arte di curare. Nel 800 prima di Cristo, la magnetoterapia, era già conosciuta dai Greci, Platone, Aristotele ed Omero la menzionano. Nell’antica India si consigliava di portare una calamita per attrarre salute e prosperità. La storia Egizia dimostra che questo popolo possedeva conoscenze sorprendenti circa le applicazioni del magnetismo nella sua vita quotidiana.
Si dice che Cleopatra usasse una calamita per mantenersi sempre giovane e bella. La storia raccoglie vari esempi sull’uso delle calamite. In quanto alle applicazioni terapeutiche, erano già conosciute in Cina nell’anno 200 prima di Cristo. Negli scritti di quell’epoca si legge che i metalli magnetizzati possiedono un gran valore curativo nativo e che si usavano per alleviare i reumatismi e le infiammazioni articolari. La calamita si è usata per secoli per alleviare le diverse malattie dell’essere umano, dal mal di denti ad un’emorragia. Le antiche civiltà non compresero il potere reale del magnete: le sue proprietà di attrarre il ferro i suoi derivati, portava a pensare a qualche qualità magica e lo faceva considerare con un certo timore.
La prima citazione riguardante la magnetite minerale appare nei testi greci sin dall’80 sec. A.C. Secondo l’Enciclopedia Britannica. I Cinesi si erano familiarizzati con le proprietà del magnete sin dal II secolo, ma solo nel 1300 riuscirono a costruire con esso una bussola.
In Europa la prima citazione del magnete ricorre nel lavoro intitolato De Magnete (1600 d.C.) di William Gilbert, che rilevò che un pezzo di ferro magnetizzato perde le sue proprietà se scaldato, ma le riacquista nel raffreddarsi. Michael Faraday, che condusse ricerche fondamentali sull’elettricità, fu il primo in Europa a studiare la forza del magnete e chiamò l’area di sua influenza “campo magnetico”. Non si conoscevano le forze magnetiche della natura e queste non furono oggetto di ricerca sino al principio del XVI secolo, quando un alchimista e medico svizzero, P.A. Paracelso, iniziò a studiare e a mettere in luce le potenzialità curative del magnete. Riteneva che qualsiasi parte del corpo, se esposta alla forza magnetica, sarebbe stata curata meglio e più rapidamente che da qualsivoglia medicina.

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