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Autoemoterapia cura antica per la psoriasi.

Autoemoterapia cura antica per la psoriasi

Questa terapia, antica, lo vista fare al mio papa. Aveva una forma di psoriasi, che veniva e andava. Nelle fasi acute aveva forte prurito. La sua sorella, la zia Mioara, che era infermiera,  nella capitale Bucarest, una volta in visita da noi decise di fargli autoemoterapia. Prima gli spiego al mio dolce papa, che funzionava come un vaccino con il proprio sangue.

Erano tre cicli di 20 giorni , con una pausa fra loro di 7-10 giorni.

La terapia può essere eseguita sia in fasi acuta che nell’intervallo tra una riacutizzazione e l’altra.

Nelle malattie allergiche è consigliabile effettuare la terapia in presenza di sintomi perché, in tal caso, il sangue è più ricco di informazioni. In questa evenienza il paziente non deve aver assunto antistaminici nei 5 giorni antecedenti.

Secondo personale, lunga esperienza, le indicazioni terapeutiche suggerite si sono dimostrate efficaci per le malattie riportate giù.

Occorre, tuttavia, sottolineare che deve essere sempre impostato un programma terapeutico personalizzato e adattato a ogni singolo caso clinico.

Prodotti raccomandati in autoemoterapia, la cura antica per la psoriasi.

  • Fase 1: Arnica comp.-Heel® e.v.,Arsenicum album-lnjeel S
  • Fase 2: Lymphomyosof s.c., HepeeL
  • Fase 3: Lycopodium compositum, Thuja compositum
  • Fase 4: Psorinoheel* N o, Medorrhinum-Injeel.

Riferimento bibliografico

GRAF VON INGELHEIM F.A. – Au­toemoterapia sec. Reckeweg: impor­tante innovazione in medicina biolo­gica. La Med. Biol., 2005/4; 31-34.

Indirizzo dell’Autore:

Dr. Franz-Anselm Graf v. Ingelheim

  • Presidente della Società Interna­zionale di Omeopatia e Omotos- sicologia (Internationale Gesell­schaft für Homöopathie und Ho­motoxikologie e.V.)
  • Specialista in Terapie naturali
  • Esperto in Medicina Biologica

D – 65366 Geisenheim am Rhei

Vedete anche: https://www.youtube.com/watch?v=chd6uaErADs

La cura Hulda Clark, lo zapper.

La cura Hulda Clark, lo zapper.

Per rispettare la cura indicata della dottoressa Hulda Clark, dobbiamo fornirci di uno zapper.

 

LO ZAPPER: è in grado di uccidere i batteri presenti nel sangue, grazie alle frequenze di guarigione. Con un uso quotidiano di questo dispositivo, è possibile tenere lontano qualsiasi agente patogeno. Continua la lettura di La cura Hulda Clark, lo zapper.

Sintomi e carenze dei minerali.

Sintomi e carenze dei minerali

Iniziamo con il calcio. Sintomi e carenze dei minerali.

Causa che porta alla mancanza, un alimentazione non giusta,la menopause, malattie intestinali croniche e le vitamine D. K2, magnesio, boro. I sintomi dovuti a queste carenze sono: crampi muscolari, osteoporosi, problemi di coagulazione, ritmo cardiaco alterato. Fa parte da la carenza più frequente fra la popolazione. Continua la lettura di Sintomi e carenze dei minerali.

La vitamina C, acido ascorbico.

La vitamina C, acido ascorbico .

La vitamina C, acido ascorbico

 

La vitamina C

Come è stata scoperta la vitamina C?

Nel 1912, il biochimico polacco Casimir Funk sviluppò il concetto di vitamine. Tra il 1928 e il 1933, due team indipendenti, costituiti dal ricercatore ungherese Albert Szent György e dal ricercatore americano Joseph L. Sviberly. Da un lato, dei ricercatori americani Charles Glen King e WA Waugh, dall’altro, hanno isolato la vitamina C (acido ascorbico). La natura antiscorbutica del composto viene formalmente riconosciuta nel 1937. Il ricercatore Albert Szent György riceve il premio Nobel per la medicina, per questa scoperta.

Quali sono gli effetti della vitamina C sul nostro corpo

La differenza degli animali, il corpo umano non può sintetizzare la vitamina C, acido ascorbico, da solo, motivo per cui si devono prendere dai integratori. La vitamina C ha molti effetti positivi, anche sulla rigenerazione della pelle. Questo aiuta ad aumentare e rigenerare i tessuti in tutto il corpo, aiutando il corpo a produrre più collagene. Il collagene è una proteina essenziale per la rigenerazione della pelle, il mantenimento di articolazioni, tendini, legamenti, cartilagine e vasi sanguigni.

La vitamina C, acido ascorbico

è anche un potente antiossidante, che impedisce l’azione dei radicali liberi (composti derivanti dai processi di ossidazione, ma anche a seguito del contatto con agenti inquinanti o agenti) sul corpo. L’accumulo di radicali liberi nel corpo è pericoloso nel tempo, in quanto è uno dei fattori che contribuiscono all’invecchiamento, ma anche al verificarsi di malattie cardiovascolari, artrite e cancro.

Abbiamo anche bisogno di vitamina C per sintetizzare i più importanti neurormoni:

Noradrenalina, adrenalina, dopamina, prodotti nel sistema nervoso o nelle ghiandole surrenali. Alcuni squilibri ormonali possono anche indicare una carenza di vitamina C, acido ascorbico, poiché stimola e protegge la ghiandola pituitaria, che secerne gli ormoni responsabili della sessualità, della crescita psichica e della funzione tiroidea.
La vitamina C si trova in alte concentrazioni nel cervello, nei leucociti, negli occhi, nelle ghiandole surrenali, nel fegato, nella tiroide, nella mucosa dell’intestino tenue o nella milza. Hanno concentrazioni di vitamina C da 10 a 50 volte superiori a quelle nel plasma, nei globuli rossi o nella saliva. Pertanto, quando si verifica una carenza di vitamina C, questi sono i primi organi colpiti.

 

Iperico, erba di San Giovanni

IPERICO – ERBA DI SAN GIOVANNI

Quest’erba, iperico, in latino Hypericum Perforatum, fiorisce lungo i cigli dai campi, boschi e viottoli, sulle collina e nei prati, da luglio fino a settembre.  Reca i nomi popolari di Pilatro, Mille buchi, Perforata, Pirico o Piriconi. Queste denominazioni popolaresche dimostrano la sua importanza come pianta medicinale.

L’iperico raggiunge un’altezza di 25 – 60 cm, è molta ramificata a fiorisce in grandi infiorescenza cimose giallo-oro. Per riconoscerla con sicurezza, se ne schiacci un fiore completamente aperto; ne sgorgherà un succo rosso. Per la preparazione della tisana e dei bagni va utilizzata l’intera pianta in fiore, mentre per l’olio di San Giovanni ci si serve solo dei fiori. pianta si raccoglie fra le ore 10 e 14, nei giorni con sole. Le antiche credenze popolari collegavano il succo balsamica rosso- sangue dai fiori con il sangue e le ferite del nostro Signore Gesù Cristo.

 L’olio di San Giovanni effettivamente è l’olio migliore.

Per le ferite dato l’effetto analgesico, anti-infiammatorio e cicatrizzante.

Una leggenda di quest’erbetta (che si vanta di nomi popolari così maestosi) racconti: “Allorché il discepolo preferito del Signore era rimasto mortalmente rattristato ai piedi della croce, raccolse le pianticelle bagnate dai sangue sacro per farne dono ai fedeli in memoria della morte del nostro Salva­tore

Il succo rosso dà la misteriosa impressione di una goccia di sangue del Salvatore nascosta nell’umore rosso dei fiori giallo oro.

Nei giorno di San Giovanni, simbolo di sacri poteri di luce e colori. l’Iperico in fiore (l’Erba San Giovanni) brilla con superbe splendore. In tempi passati le fanciulla ne intrecciavano corona, e chi ballava intorno al fuoco di San Giovanni, ne doveva portare in capo una ghirlanda chiamata la corona di San Giovanni. Durante questa notte piena di misteri, se ne gettavano ramoscelli anche nell’acqua, e le giovinette vergini indovinavano in base alla rifioritura dei fiori secchi, se si sarebbero sposate nell’anno a venire.

Nell’Alta Austria esisteva un antico costume, secondo il quale l’agricoltore poneva lIperico in mezzo a due fette di pane per offrirlo in pasto alle bestie onde tenere lontana da esse le malattie. Purtroppo quest’usanza ormai è coltivata soltanto presso poche famiglie religiose. Tutto ciò ci dimostra di quanta stima godesse l’Iperico sin dai tempi remoti. L’ingestione della tisana d’iperico è consigliata nelle alterazioni dei nervi a nei disturbi nervosi di ogni tipo, nei traumi a nelle lesioni da sforzo.

Con l’Iperico si combatte la nevralgia del trigemina, bevendone tre tazza di tisana al giorno e frizionando con l’olio (olia di San Giovanni) per un certo periodo le zone dolenti. Aiuta a rigenerarsi i tendini danneggiati .

Fonte: “La salute dalla farmacia del signore” di Maria Treben.