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Protagonisti di noi stessi

Protagonisti di noi stessi

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Il primo passaggio di uscita, per diventare protagonisti di noi stessi, è rappresentato dal fare propri i due stati inferiori delta realtà virtuale e tornare ad essere i creatori determinanti della propria vita: re e maestri di sé stessi. Non lasciare che sia la realtà a decidere per te ma sii tu a decidere quale realtà sia la migliore.

EGO: Penso allora sono!

Questa ragion d’essere è una fase evolutiva maturata di quella informativa, e rivendica dal punto di vista personale di diventare padroni della propria esistenza.

INFO – Faccio allora sono!

E’ la prima ragione d’essere che si incontra sul cammino, è composta da un insieme di condizionamenti e ritualità che magicamente legano lo spirito alla massima densità di Indeterminazione personale. Indeterminazione nel senso che l’individuo in sé non può decidere nulla della propria vita, che viene compieta- mente regolamentata da forme esterne.

E’ la forma della griglia elettrica. Strutture pensiero razionali non proprie che sostituiscono la capacità individuale di sentire. Non serve sentire quando già tutto è regolato, sentire diventa solo funzione di filtro, dell’educazione, della religione, delle gabbie emotive. Ogni input passa attraverso la griglia e viene elaborato, immagina come di avere un vestito elettrico che aderisce al corpo e che meccanicamente manipola i dati entranti, un po’ come certe tute sensoriali che vennero create per la realtà virtuale elettronica. Grazie a tutto questo si cambia prospettiva, si può uscire dai campo del determinismo classico, che vale per i  fenomeni macroscopici ma che è inadeguato per i fenomeni microscopici. Entrando nella tuta, e attraverso il  campo della meccanica quantistica muovendosi al suo interno, siamo obbligati a ragionare in un modo che a volte sembra contraddire la logica corrente, e a guardare ai micro – fenomeni con occhio diverso. Ben venga questa prospettiva differente, che ci consente di cambiare il paradigma sulla base del quale studiare i sistemi viventi, e creare anche una salute perfetta! In effetti l’informazione, per essere trasmessa, non ha bisogno di materia ma unicamente di energia, considerando la materia solo un veicolo di trasmissione dell’informazione stessa. Secondo la Nuova medicina germanica,( del dottore Ryke Geerd Hammer) l’uomo, ogni animale, ogni pianta, è SEMPRE un organismo a 3 livelli che procedono in sincronia fra di loro: La psiche. I cervello. Gli organi.

Noi siamo un fascio di vibrazioni di cui l’aspetto fisico, la forma fisica è solo il nucleo più denso.. La  luce che vedono le persone che hanno esperienze di premorte (NDE), siamo noi stessi, ciò di cui siamo costituiti. Un fenomeno straordinario, che merita  di essere chiamato con il nome di AUTOPSIA (composto da “autos”, stesso e “opsis”, vista), cioè “VISTA DÌ SE STESSO”. E l’autopsicità (quale può essere quella dell’ esperienza totale del Divino) è una situazione che implica la visione istantanea e diretta di una “partitura” in cui figurano tutti gli aspetti del Libro della Vita, cioè di una composizione universale, disposta in più mondi. Qualcuno ha detto: “Chiarisci il tuo senso e illuminerai il mondo”. Se vuoi sapere come fare, fai come fece il maestro  Zen Poshang. Quando gli fu chiesto come si cerca la natura del Buddha (Dio), Egli rispose: “È come cavalcare il Bue, in cerca del Bue”.

L’immortalità fisica è raggiungibile?

Possiamo bloccare il nostro processo d’invecchiamento e conservare questo corpo in modo da restare sul pianeta sani e  giovani finché non avremo concluso le nostre esperienze in questa dimensione? La reincarnazione è una “perdita di tempo” poiché comporta il dover ogni volta quasi ricominciare da capo. Per fortuna ci sono sistemi per bloccare l’invecchiamento, sebbene si sia ancora in fase sperimentale e non vi siano certezze sul risultato. Fondamentale è la consapevolezza e la fede che ciò possa  accadere, confortata dalle informazioni che ci vengono dalla nuova medicina, capeggiata dal dottor Deepak Chopra, sulla rinnovabilità ad libitum delle nostre cellule. Le cellule, infatti, potrebbero riprodursi all’infinito se non intervenisse un ordine mentale d’invecchiamento provocato dal nostro sistema di credenze limitante.