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Pro biotico casalingho, kefir.

ciotola kefirDa quando ero piccola mia mamma preparava  pro biotici come Kefir e yogurt, con il latte appena munto..che tempi!

Dopo la pulizia del fegato raccomando ripristinate la flora batterica positiva usando il kefir!
Sia il Kefir che lo Yogurt sono prodotti fermentando il latte…ma contengono differenti fermenti lattici!
Infatti il Kefir contiene fermenti lattici che non si ritrovano nello yogurt.

Anzi, in Italia, per legge si può chiamare yogurt soltanto il latte di vacca fermentato con i batteri Lactobacillus Bulgaricus e Streptococcus Termophilus; ciò nonostante in molti prodotti si ritrovano anche altri fermenti. Invece, il Kefir contiene decine di differenti tipi di fermenti lattici che sono in grado di raggiungere tratti di intestino dove i fermenti lattici dello yogurt non arrivano.

Gli enzimi contenuti nello Yogurt permettono di digerirlo facilmente, ma solo quello. Gli enzimi presenti nel Kefir viceversa riescono a colonizzare il colon e favoriscono la digestione di altri alimenti non solo del Kefir.
Il Kefir a differenza dello Yogurt contiene anche lieviti che permettono la distruzione di altri lieviti nocivi nel nostro intestino annidandosi nelle pareti intestinali e creando una specie di effetto barriera.
I grani di caglio del Kefir sono più piccoli di quello dello yogurt e di conseguenza il Kefir è maggiormente digeribile.
Il Kefir sta allo yogurt come lo spumante sta al vino!
La seguente tabella contiene il confronto della flora batterica contenuta nel Kefir con quella contenuta nello yogurt e altri pro biotici.

Anzi, in Italia, per legge si può chiamare yogurt soltanto il latte di vacca fermentato con i batteri Lactobacillus Bulgaricus e Streptococcus Termophilus; ciò nonostante in molti prodotti si ritrovano anche altri fermenti. Invece, il Kefir contiene decine di differenti tipi di fermenti lattici che sono in grado di raggiungere tratti di intestino dove i fermenti lattici dello yogurt non arrivano.

Gli enzimi contenuti nello Yogurt permettono di digerirlo facilmente, ma solo quello. Gli enzimi presenti nel Kefir viceversa riescono a colonizzare il colon e favoriscono la digestione di altri alimenti non solo del Kefir.

Il Kefir a differenza dello Yogurt contiene anche lieviti che permettono la distruzione di altri lieviti nocivi nel nostro intestino annidandosi nelle pareti intestinali e creando una specie di effetto barriera.

I grani di caglio del Kefir sono più piccoli di quello dello yogurt e di conseguenza il Kefir è maggiormente digeribile.

Il Kefir sta allo yogurt come lo spumante sta al vino!

La seguente tabella contiene il confronto della flora batterica contenuta nel Kefir con quella contenuta nello yogurt e altri pro biotici.

Lactobacilli (62-69%)

 

Kefir

Yogurt

Activia

Actimel

LC1

ABC Yomo

Bionessere

Pro-activ

Merano Bella Vita

Entero-germina

Lactobacillus acidophilus

Lactobacilli brevis

Lactobacilli casei

Lactobacilli casei subsp. rhamnosus

Lactobacilli casei subsp. pseudo-plantarum

Lactobacilli paracasei subsp. paracasei

Lactobacilli cellobiosus

Lactobacilli delbrueckii subsp. bulgaricus

Lactobacilli delbrueckii subsp. Lactis

Lactobacilli fructivorans

Lactobacilli helveticus subsp. lactis

Lactobacilli hilgardii

Lactobacilli kefiri

Lactobacilli kefiranofaciens

Lactobacilli kefirgranum

Lactobacilli parakefir

Lactobacilli lactis

Lactobacilli plantarum

Lactococci lactis subsp. lactis

Lactococci lactis var. diacetylactis

Lactococci lactis subsp. cremoris

Streptococci salivarius subsp. thermophilus

Streptococci lactis

Leuconostoc cremoris

Lieviti

Acetobacter aceti

Acetobacter rasens

Sia il Kefir che lo Yogurt sono prodotti fermentando il latte…ma contengono differenti fermenti lattici!
Infatti il Kefir contiene fermenti lattici che non si ritrovano nello yougurt.

Differenti specie di fermenti sono stati ritrovati nei granuli di kefir. Fondamentalmente si possono suddividere in quattro categorie: Lattobacilli, Lattococchi-Streptococchi, Acetobatteri e lieviti.

I batteri e lieviti hanno una relazione simbiotica, in pratica traggono beneficio reciproco dalla trasformazione delle sostanze contenute nel latte.

A causa della presenza di batteri nel kefir è possibile ritrovare anche batteriocina, una sostanza di tipo antibiotico prodotta da alcuni batteri; attiva contro ceppi della stessa specie o di specie affini.

Il kefir prodotto in casa può contenere una differente composizione di fermenti. Infatti, i vari ceppi possono essere o meno presenti a seconda dell’origine dei granuli.

Il kefir può contenere i seguenti fermenti lattici:

Lactococchi e Streptococchi (11-12%)

  • Lactococci lactis subsp. lactis
  • Lactococci lactis var. diacetylactis
  • Lactococci lactis subsp. cremoris
  • Lactococci mesenteroide
  • Streptococci salivarius subsp. thermophilus
  • Streptococci lactis
  • Enterococcus durans
  • Leuconostoc cremoris
  • Leuconostoc mesenteroides
  • Candida kefir
  • Candida pseudotropicalis
  • Candida rancens
  • Candida tenuis
  • Debaryomyces hansenii
  • Kluyveromyces lactis
  • Kluyveromyces marxianus var. marxianus
  • Kluyveromyces bulgaricus
  • Kluyveromyces fragilis/marxianus
  • Saccharomyces subsp. torulopsis holmii
  • Saccharomyces carlsbergensis
  • Saccharomyces unisporus
  • Zygosaccharomyces rouxii
  • Acetobacter aceti
  • Acetobacter rasens

Lieviti (16-20%)

Acetobatteri

I vari fermenti iniziano a lavorare in tempi differenti. Infatti i primi ad agire sono i Lattococchi, poi a seguire nell’ordine i lattobacilli, i leuconostocchi e i lieviti. Solo per ultimi intervengono gli acetobatteri (in effetti se troppo fermentato il Kefir tende ad avere troppo acido acetico). Il prodotto finito tipicamente contiene:

  • Lattococchi: 1.000.000.000 cfu/ml
  • Leuconostocchi: 100.000.000 cfu/ml
  • Lattobacilli: 5.000.000 cfu/ml
  • Acetobatteri: 100.000 cfu/ml
  • Lieviti: 1.000.000 cfu/ml

Il Lactobacillus acidophilus è il più importante batterio “amico” dell’intestino tenue e svolge, importanti azioni nutrizionali, preventive e antibiotiche utili non solo all’intestino, ma a tutto l’organismo.

Vediamo in dettaglio tutte le sue proprietà.

1  Produzione di enzimi – come la proteasi che aiuta le digestione delle proteine e la lipasi che aiuta quella dei grassi.
2  Produzione di vitamine del gruppo B che fungono da biocatalizzatori nelle digestione degli alimenti, particolarmente acido folico e B12.
3  Migliora la digestione nell’alimentazione animale.
4  Produce sostanze antibiotiche naturali – come l’acidofilina.
5  Inibisce la crescita di 23 specie di organismi producenti tossine.
6  Possiede elevate proprietà antitumorali.
7  Contribuisce a diminuire l’intolleranza al lattosio causata dalla carenza dell’enzima lattasi, producendo esso stesso significative quantità dell’enzima e quindi aiutando a digerire in modo più completo il lattosio e così riducendo la possibilità di alito cattivo, gonfiori, meteorismo, crampi e disturbi gastrici.
8  Riduce gli episodi di diarrea e le infezioni urinarie e vaginali.
9  Migliora il metabolismo del calcio ed ha un effetto sia preventivo che curativo sull’osteoporosi.
10 Riduce i livelli di colesterolo.
11 Migliorando l’equilibrio microbico gastrointestinale, contribuisce ad alleviare le dermatiti ed altri problemi della pelle.

 Lactobacillus brevis è una specie di batterio appartenente alla famiglia delle Lactobacillaceae.

Lactobacillaceae è una famiglia di batteri gram-positivi appartenenti all’ordine delle Lactobacillales.

Sono batteri anaerobi che per anaerobiosi inducono la fermentazione del glucosio, trasformandolo in acido lattico.

Questi batteri non possiedono catalasi, di conseguenza utilizzano una perossidasi per svolgere la normale azione di detossificazione cellulare nei confronti dell’acqua ossigenata prodotta al loro interno.

Si incontrano regolarmente nella mucosa intestinale degli esseri umani e degli animali, negli alimenti e nei derivati caseari e nei succhi di frutta fermentati

La quarta settimana della dieta.

CARATTERI NUTRIZIONALI DELLA DIETA DELLA QUARTA SETTIMANA

yogurtformaggi

Lo schema dietetico di base della prima, seconda e terza settimana viene confermato.

La quarta settimana prevede l’inserimento giornaliero dei latticini e dei formaggi.

L’apporto calorico giornaliero nella quarta settimana è maggiore per l’inserimento di formaggi con una materia grassa pari, o meglio inferiore, al 20% del loro peso. Il dispendio energetico indotto dalle proteine della dieta settimanale contribuisce alla perdita di peso corporeo.

La dose giornaliera di carboidrati, fornita dalla frutta e dalla verdura, si mantiene stabile rispetto alla terza settimana, per favorire l’ossidazione dei grassi corporei.

La presenza in abbondanti quantità di verdura cruda e cotta e di frutta apporta nutrienti ad azione antiossidante e anti acidità corporea, nonché minerali, vitamine, fibra alimentare, acqua biologica e molecole nutraceutiche.

LATTICINI E PRODOTTI CASEARI CONSIGLIATI (FORMAGGI CON MATERIA GRASSA INFERIORE AL 20%)

Caciotta fresca

Fiocchi di latte

Fior di latte

Mozzarella vaccina

Primo sale

Ricotta vaccina

Stracchino

FRUTTA CONSIGLIATA

Tutta la frutta, ma senza esagerare: I arancia1 mela, 1 pera e 125 g per gli altri frutti.

Attenzione: la frutta cotta, sciroppato, secco O spremuta è per il momento sconsigliata.

LATTICINI E PRODOTTI CASEARI CONSIGLIATI (FORMAGGI CON MATERIA GRASSA INFERIORE AL 20%)

Caciotta fresca

Fiocchi di latte

Fior di latte

Mozzarella vaccina

Primo sale

Ricotta vaccina

Stracchino

CONDIMENTO CONSIGLIATO

Si consiglia di preparare la razione giornaliera e di usarla man mano durante la giornata.

1 -2 cucchiaini al giorno di olio extravergine di oliva e/o olio di lino crudo (per il buon contenuto di omega-3, acidi grassi insaturi protettivi del cuore, del sistema cardiovascolare e delle membrane cellulari)

1 cucchiaino di senape forte (senza zucchero)

1 cucchiaino di aceto e/o succo di limone

Sale e pepe a volontà

Aromi, spezie, erbe fini a volontà

PIATTO PROTEICO CONSIGLIATO

Uno a scelta tra quelli proposti.

2 uova

120 g di carne magra: manzo, vitello, cacciagione, fe­gato

70 II viaggio dimagrante

130 g di pollame, coniglio

150 g di pesce e prodotti di mare

80 g di prosciutto cotto magro

2 yogurt magri o 100 g di formaggio magro al 20% di materia grassa

60 g di prosciutto cotto magro + 1 uovo

60 g di prosciutto cotto magro + 1 yogurt scremato

1 uovo + 1 yogurt scremato

Per le ricette di questa settimana potete consultare il ricettario nella seconda parte del testo.

Seconda settimana della dieta.

MENU TIPO DELLA SECONDA SETTIMANA DELLA DIETA (Molto simile con i principi della dieta Dukan)

PETTO DI POLLO CON VERDURE

COLAZIONE

Prosciutto crudo magro o prosciutto cotto magro o bresaola

Uovo alla coque (non più di 3 volte alla settimana)

Tè verde o caffè non zuccherato

SPUNTINO MATTINO

Yogurt bianco scremato e senza zucchero

PRANZO

Verdura cruda a piacere (si veda “Verdura cotta o cruda consigliata” – porzione libera)

Petto di pollo alla griglia (si veda “Piatto proteico consigliato”).

Verdura cotta a piacere (si veda “Verdura cotta o cruda consigliata” – porzione libera)

SPUNTINO POMERIGGIO

Yogurt bianco scremato e senza zucchero

CENA

Verdura cruda a piacere (si veda “Verdura cotta o cruda consigliata” – porzione libera)

Pesce alla griglia o bollito (si veda “Piatto proteico consigliato”)

Verdura cotta a piacere (si veda “Verdura cotta o cruda consigliata” – porzione libera)

BEVANDE CONSIGLIATE

2 litri minimo al giorno.

Acqua liscia a volontà.

Tè verde, tisane Infusi o caffè a volontà ma senza zucchero.

Le bevande “light” non sono consigliate, almeno in questa fase, perché stimolano l’assunzione di alimenti dolci

VERDURA COTTA Q CRUDA CONSIGLIATA A volontà, ma senza esagerare. È diversificando il più possibile.

Asparagi Indivia o insalata belga
Bietole Insalata verde
Broccati Melanzane
Cardi Peperoni verdi
Cavolfiore Radicchio
Cetrioli Ravanelli
Crescione Rucola
’Finocchi Sedano
Funghì Spinaci
Germogli di soia Verza

CONDIMENTO CONSIGLIATO

Si consiglia di preparare la dose  giornaliera e di usarla man mano durante la giornata.

1 -2 cucchiaini al giorno dì olio extravergine di oliva e/o olio di lino crudo, per il buon contenuto di omega3,acidi grassi insaturi, protèttivi dèi cuore, del sistema cardiovascolare e delle membrane cellulari)

1 cucchiaino di senape forte (senza zucchero)

I cucchiaino di aceto e/o succo di limone

Sale e pepe a volontà

Aromi, spezie, erbe fini a volontà

PIATTO PROTEICO CONSIGLIATO

Arrosto dì tacchino (senza: conservanti)

Bresaola

Carne dì vitello magra

Coniglio  magro

Omelette con erbette (basilico o prezzemolo)

Pesce azzurro

Tonno al naturale

Wurstel di pollo.

Asparagi

Bietole

Broccoli

Cardi

Cavolfiore

Cetrioli

Crescione

Finocchi

Funghi

Germogli di soia indivia o insalata belga

Insalata verde

Melanzane

Peperoni verdi

Radicchio

Ravanelli

Rucola

Sedane

Spinaci

Verza

Qualche consiglio che po’ essere utile, nella dieta, della seconda settimana:

Sensazione di fame; è transitoria e si arresto nei primi giorni

Vertigini Indicano che gli apporti di sale sono insufficienti. Bevi te, acqua minerale ricca di Sali minerali, in particolare magnesio, calcio, potassio e sodio. E consentilo usane sale do cucina addizionato di iodio per le verdure. Se si manifesta,  debolezza muscolare, crampi: integrate in dieta  cloruro di magnesio e postasio.

Mal di testa: è transitorio e può comparire nei primi giorni. Salate moto la verdura e aumentate il consumo di acqua minerale.

Rallentamento nella perdita di pesa: può capitare nei giorni che precedono le mestruazioni, per la ritenzione idrica. Oscillazioni di 1 kg o piè In una giornata avvengono per variazioni dei contenuto idrico corporeo. Fissato questo periodo, tutto torna nella normalità. Integrate l’alimentazione con magnesio e potassio.

Acidità cattiva: è la conseguenza della produrtene di scorie acide. Il consumo di frutto e verdura, di acqua minerale con PH superiore a 7 (controllate l’etichetta). Si può risolvere con pro biotici (batteri lattici vivi).  L’alitosi compare quando la saliva contiene un eccesso di scorie acide derivate dal metabolismo cellulare. Utilizzate degli sciacqui appositi  ed  evitate di consumare gomme da masticare o caramelle senza zucchero”.

Evitate i peccati di gola: anche una minima quantità di dolci può bloccare la perdita di peso. Lo stato di chetasi durante il quale l’organismo brucia i grassi è indotto dall’apporto di carboidrati e scatena una serie di reazioni biochimiche. L’introduzione di una considerevole quantità dì zuccheri ‘riporta li processo al punto di partenza. In questo caso dovrete attendere almeno 3 giorni, perché il processo di dimagrimento ricominci.

Le bevande: bevete almeno 2 filtri al giorno di, acqua liscia ó gassata, tè verde molto leggero, tisane, infusi, tutti senza zucchero. Il  succo di limone è utile per controllare l’acidità corporea e intestinale, creando un medio alcalina, bevuto la mattina con un può d’acqua..

Seconda settimana .

Siamo così arrivati alla seconda settimana! Per quanto riguarda i menu, rimangono valide le indicazioni dietetiche e nutrizionali della prima settimana.

Devo ammettere che non ho avuto tentazioni alimentari. Mi è capitato anche di avere occasioni, ma ho sempre cercato di scegliere cibi in linea con la dieta. Riuscivo a resistere anche perché ero fortemente motivata, dal momento che cominciavo a vedere i primi risultati, non tanto sulla bilancia, ma nell’insieme mi sentivo più sgonfia.

Sapevo, infatti, che all’inizio non avrei perso molto peso, solo qualche etto. Ma le differenze si vedevano: mi misuravo le circonferenze con il centimetro. Continuavo a ripetermi, inoltre, le regole d’oro per chi vuole dimagrire, ovvero: perdere peso non troppo velocemente e ottenere risultati di lunga durata. Ma non solo! Il grande vantaggio sarebbe stato quello di trovare un equilibrio alimentare permanente, che nel tempo avrebbe migliorato il mio stato di salute e la qualità di vita. Troppe volte mi sono sentita stanca, affaticata, “pesante”… con quel senso di sonnolenza causato da una dieta inappropriata.

Fonte: http://autori.librimondadori.it/rosanna-lambertucci